domenica 2 novembre 2014

COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI

Il Vangelo della Domenica

Dal Vangelo secondo Giovanni:
In quel tempo, Gesù disse alla folla: 
«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. 
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. 
Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».


Breve riflessione di Padre Ernesto DellaCorte:
La morte pone un limite alla nostra vita storica e ci offre un tempo per apprezzare e vivere la Vita, che è un dono di Dio. Senza questo limite il nostro orgoglio e la nostra egolatria crescerebbe a dismisura. Questo termine è una parete scoscesa per chi non ha Fede, ma diventa solo un varco verso la Vita definitiva che chiamiamo "eterna" per i credenti. Nel "giorno senza tramonto" - come recita la Liturgia - ci addormenteremo a questo mondo e ci risveglieremo nella Luce, se qui avremo vissuto il monito di Gesù: "Convertitevi e credete al Vangelo" (Marco 1,15). Il potere, il successo, il comando, la tirannia, l'ergersi sugli altri, l'appropriarsi dei ruoli non salveranno dalla dannazione eterna quanti confidano e continuano a confidare nella mentalità mondana. Già qui, già ora, ognuno di noi sta costruendo e posizionandosi nella corsia che i propri atti scelgono: quella corsia in cui ci poniamo sarà la stessa dall'altra parte del tunnel, verso la Luce per chi l'ha scelta già qui e ora, verso l'annientamento per chi vive e continua a vivere nel tenebre. Facciamo una scelta vera e definitiva e ritroviamoci nella preghiera per sostenerci gli uni gli altri.