giovedì 31 dicembre 2015

MARCIA DELLA PACE

Come ogni anno, la Parrocchia manifesterà nel giorno di Capodanno, l'assoluta necessità di un mondo in cui la pace sia il fondamento del dialogo tra i popoli. 
Venerdi 1 Dicembre, alle ore 18,30, al termine della Celebrazione Eucaristica, ci muoveremo con una silenziosa marcia con flambeau, dalla Chiesa Madre fino a Piazza Europa.

lunedì 21 dicembre 2015

RICONCILIAZIONE IN VISTA DEL NATALE

In vista della Celebrazione del Santo Natale, Don Luigi comunica a tutti che Martedì 22 Dicembre, dalla mattina alle ore 8 fino alla sera alle ore 24, è disponibile per le confessioni.
Tutti avranno cosi la possibilità di riconciliarsi con Dio prima del Natale.

venerdì 11 dicembre 2015

FESTA DI SANTA LUCIA


Domenica 13 Dicembre:
ore 9, ore 11: Celebrazione Eucaristica
ore 18,00: Celebrazione Eucaristica Solenne con Vestizione dei Ministranti.
Al termine processione per le vie del paese.

lunedì 26 ottobre 2015

AVVISI DELLA SETTIMANA

  • In concomitanza con il cambio dell'orario, da questa sera l'orario della Celebrazione Eucaristica è anticipato alle ore 18,30.
  • Questa settimana iniziano tutti i laboratori parrocchiali, tutti gli orari sono consultabili cliccando su questo link: https://drive.google.com/open?id=0B18kIvitp7BLQzRQQWVmYVNyZmc

venerdì 16 ottobre 2015

FESTA DI INIZIO ANNO CATECHISTICO

Sabato 17 Ottobre, alle ore 15,00, presso il Santuario, grande festa per l'inizio dell'anno catechistico!
Tutti i ragazzi ed i genitori dei bambini sono invitati.

martedì 13 ottobre 2015

FESTA DI SAN GERARDO MAIELLA

VENERDI 16 OTTOBRE:

Ore 10.00: Celebrazione Eucaristica

Ore 18,30: Celebrazione Eucaristica con Benedizione delle Gestanti. 
Al termine processione per le vie del paese.

lunedì 31 agosto 2015

LOTTERIA "MADONNA DELLA CONSOLAZIONE"

Di seguito i numeri estratti:

1° Premio: 0576
2° Premio: 0976
3° Premio: 1354
4° Premio: 3552
5° Premio: 0068
6° Premio: 3085
7° Premio: 3272
8° Premio: 0344
9° Premio: 0158


mercoledì 8 luglio 2015

GREST 2015

Le iscrizioni al GREST sono ancora aperte per qualche altro giorno.
Tutte le informazioni potete reperirle alla pagina Facebook GREST 2015 Oliveto Citra.

lunedì 6 luglio 2015

AVVISO

Si avvisano i parrocchiani che da Mercoledi 8 Luglio il Parroco parteciperà al pellegrinaggio parrocchiale a Lourdes. Per qualsiasi urgenza contattarlo entro martedi, altrimenti al suo ritorno.

domenica 14 giugno 2015

sabato 28 marzo 2015

DOMENICA DELLE PALME

 
Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Marco:
Al mattino, i capi dei sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Gesù, lo portarono via e lo consegnarono a Pilato. Pilato gli domandò: «Tu sei il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». I capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose. Pilato lo interrogò di nuovo dicendo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!». Ma Gesù non rispose più nulla, tanto che Pilato rimase stupito.
A ogni festa, egli era solito rimettere in libertà per loro un carcerato, a loro richiesta. Un tale, chiamato Barabba, si trovava in carcere insieme ai ribelli che nella rivolta avevano commesso un omicidio. La folla, che si era radunata, cominciò a chiedere ciò che egli era solito concedere. Pilato rispose loro: «Volete che io rimetta in libertà per voi il re dei Giudei?». Sapeva infatti che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla perché, piuttosto, egli rimettesse in libertà per loro Barabba. Pilato disse loro di nuovo: «Che cosa volete dunque che io faccia di quello che voi chiamate il re dei Giudei?». Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!». Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Ma essi gridarono più forte: «Crocifiggilo!». Pilato, volendo dare soddisfazione alla folla, rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la truppa. Lo vestirono di porpora, intrecciarono una corona di spine e gliela misero attorno al capo. Poi presero a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!». E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano davanti a lui. Dopo essersi fatti beffe di lui, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo. 
Costrinsero a portare la croce di lui un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo. Condussero Gesù al luogo del Gòlgota, che significa «Luogo del cranio», e gli davano vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese. 
Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse ciò che ognuno avrebbe preso. Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. La scritta con il motivo della sua condanna diceva: «Il re dei Giudei». Con lui crocifissero anche due ladroni, uno a destra e uno alla sua sinistra. 
Quelli che passavano di là lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: «Ehi, tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso scendendo dalla croce!». Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi, fra loro si facevano beffe di lui e dicevano: «Ha salvato altri e non può salvare se stesso! Il Cristo, il re d’Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo!». E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano.
Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Alle tre, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Ecco, chiama Elia!». Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissò su una canna e gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendere». Ma Gesù, dando un forte grido, spirò.
Il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo. Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: «Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!».



Breve riflessione di Padre Ernesto DellaCorte:
I racconti della Passione di Cristo non vogliono destare orrore, non vogliono che ci si attardi a contemplare le torture, non inducono alla tentazione di esaltare le sofferenze di Gesù e non forniscono immagini scandalose. Ascoltando quei racconti, non si è mai portati all’esercizio di una contemplazione del sadismo dei persecutori e degli eccessi del dolore patito da Gesù. Tutto, invece, è narrato in modo che l’attenzione del lettore vada alla mitezza di Gesù, alla sua qualità di agnello senza voce di fronte ai suoi carnefici: Gesù, che per diritto avrebbe potuto, come i salmisti, chiedere a Dio la vendetta, maledire quei suoi nemici, ha invece chiesto perdono per i suoi persecutori, non ha minacciato rivalsa e ha scelto di essere vittima tra le vittime della storia. Non è venuto meno alla sua giustizia e ha continuato ad amare gli uomini fino al compimento, fino alla morte.

I Vangeli vogliono far entrare il lettore nella preghiera, nel cammino di conversione: quello “spettacolo” della croce è per attirare tutti a Cristo, non per impressionarli e destare in loro una macabra visione. Gesù non ci ha salvati attraverso una quantità massima di sofferenze: altri nella storia dell’umanità hanno sofferto fisicamente più di lui, hanno patito carcere, torture, persecuzioni più lunghe e più strazianti delle sue. Gesù non ci ha salvato attraverso i colpi della flagellazione né è stato complice del piacere sadico dei suoi esecutori.
La passione e la morte di Gesù ci sono narrate unitamente alla sua vita anzi, in funzione della sua vita. Se fosse venuto solo per morire per noi, allora gli sarebbe bastato morire nella strage dei bambini di Betlemme voluta da Erode! No, la vita di Gesù è stata, come dice Paolo, un “volerci insegnare a vivere in questo mondo”: questa è stata la narrazione di Dio e del suo amore fino alla croce. Fino alla croce, non nella sola croce!
I cristiani, quando leggono o ascoltano la passione, contemplano sì un volto sfigurato, ma sapendolo ormai glorioso e trasfigurato: non si arrestano alla morte come se fosse una realtà definitiva. Osserva il teologo Giuseppe Colombo, “la croce prevale sul crocifisso, dando libero sfogo alle tendenze ambigue insite nel subconscio dell’uomo: non è la croce a far grande Gesù Cristo, ma è Gesù Cristo che riscatta persino la croce, la quale è propriamente da comprendere, non retoricamente da esaltare”.
Oggi resta allora una preoccupazione: se si continua ad aver così poco senso di fide, presto non riusciremo più a capire la differenza tra la liturgia cristiana e le rappresentazioni popolari della passione. Con ragione Sergio Luzzatto teme che la tentazione di rincorrere la pietà popolare - forse è meglio definirlo “folklore paesano” - finisca per produrre un certo numero di mostri. Sono inutili le lunghissime processioni, o i continui flagellamenti fino al sangue, né i “cortei funebri” con il cadavere di Gesù ostentato per le vie cittadine. No! Diventano esaltazione di una pietà narcisistica e per nulla teologica. Cristo nudo e crocifisso, direbbe Francesco d’Assisi, è il “luogo” nel quale siamo invitato ad accogliere la Misericordia del Padre e in Lui Dio c’incontra in un’alleanza eterna. Ecco perché la “Parola della Croce” è la rivelazione meravigliosa di quanto ognuno di noi sia a cuore al Cuore di Dio!
La lettura autentica della passione di Cristo si fa contemplando i poveri, gli ultimi, i bisognosi della terra (“Ogni volta che l’avete fatto a uno di questi ultimi, l’avete fatto a me”) e, possibilmente, vivendola come vita spesa per i fratelli. Diffidiamo di chi pensa di poter evangelizzare spettacolarizzando la Croce di Cristo, diffidiamo di chi scambia per contemplazione profonda lo spettacolo osceno del dolore umano: come diceva Guigo il Certosino, “nuda e appesa alla croce va adorata la Verità!”, che è il Figlio Unigenito del Padre. Possa lo Spirito Paraclito condurci a tutta intera la Verità.
Buona Domenica delle Palme…seguiamo il Cristo oltre ogni umana attesa.





martedì 24 marzo 2015

ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE

Risultati immagini per annunciazione del signore



Dal Vangelo secondo Luca:
 In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
 A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
 Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». 
 Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Mercoledi 25 Marzo, ore 18,00: Solenne Celebrazione Eucaristica per l'Annunciazione del Signore.

lunedì 16 marzo 2015

FESTA DI SAN GIUSEPPE

Avviso per tutti i papà: Don Luigi incontrerà i papà della Parrocchia Mercoledi 18, alle ore 20, in Chiesa Madre, per un momento di riflessione e condivisione.

Giovedi 19 Marzo, alle ore 18,00 ci sarà la Celebrazione Eucaristica con la Benedizione del Pane.

CAMPO SCUOLA ESTIVO 2015

Per i genitori ed i ragazzi che vogliono iscriversi al Campo Scuola Estivo 2015.
Quest'anno cambia la modalità di iscrizione: ci si può iscrivere nella sola giornata di Domenica 22 Marzo 2015, contattando direttamente Don Luigi in Parrocchia. 
Sarà questo il modo di presentare le attività del Campo Scuola direttamente ai genitori.

venerdì 20 febbraio 2015

AGENDA PARROCCHIALE

Nella sezione Agenda Parrocchiale in alto, è possibile consultare l'agenda parrocchiale con tutti gli appuntamenti fino alla Domenica delle Palme.

lunedì 5 gennaio 2015

EPIFANIA DEL SIGNORE

Adorazione dei Magi
Giotto, Adorazione dei Magi - Cappella degli Scrovegni, Padova
Dal Vangelo secondo Matteo:
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.


Avviso:
Martedi 5 Gennaio, alle ore 18,00, celebrazione del Giubileo della Famiglia al Santuario.