sabato 19 aprile 2014

DOMENICA DI PASQUA - RISURREZIONE DEL SIGNORE

Guido Reni - Il Risorto e la Vergine

Dal Vangelo secondo Matteo:
Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba. 
Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. 
L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: “È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, io ve l’ho detto». 
Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. 
Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».





Breve riflessione di Padre Ernesto DellaCorte:
“È proprio del mistero di Dio agire in modo sommesso. Solo pian piano Egli costruisce nella grande storia dell’umanità la sua storia. Diventa uomo ma in modo da poter essere ignorato dai contemporanei, dalle forze autorevoli della storia.
Patisce e muore e, come Risorto, vuole arrivare all’umanità soltanto attraverso la fede dei suoi ai quali si manifesta.
Di continuo Egli bussa sommessamente alle porte dei nostri cuori e, se gli apriamo, lentamente ci rende capaci di vedere” (J. Ratzinger - Benedetto XVI).
Cristo è Risorto. Alleluia, alleluia.
È veramente Risorto, alleluia, alleluia. 
La Pasqua ha dato inizio alla nostra umanizzazione/santificazione. Spero che ognuno di noi e come Chiesa possiamo percorrere fino al termine questa strada luminosa che ci porta in Dio, per sempre.


Orario Celebrazioni:
Sabato 19 Aprile,ore 23.00: Solenne Veglia Pasquale
Domenica 20 Aprile:
ore 9.00; ore 11.00; ore 18.00: Solenne Celebrazione Eucaristica


venerdì 18 aprile 2014

VENERDI SANTO

Cristo Crocifisso - Chiesa Madre Oliveto Citra

PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO SECONDO GIOVANNI

Dalla Via Crucis 2014 al Colosseo con il Santo Padre Francesco, riflessione sulla X stazione:

Gesù muore in croce
Il gemito delle sette parole
«Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: “Ho sete”. Vi era lì un vaso pieno di aceto: posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima ad una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse. “E’ compiuto!”. E chinato il capo, consegnò lo spirito» (Gv 19,28-30).

Le sette parole di Gesù sulla croce sono un capolavoro di speranza. Gesù, lentamente, con passi che sono anche i nostri, attraversa tutto il buio della notte, per abbandonarsi, fiducioso, nelle braccia del Padre. E’ il gemito dei morenti, il grido dei disperati, l’invocazione dei perdenti. E’ Gesù!
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» (Mt 27,46). E’ il grido di Giobbe, di ogni uomo colpito dalla sventura. E Dio tace. Tace perché la sua risposta è lì, sulla croce: è Lui, Gesù, la risposta di Dio, Parola eterna incarnata per amore.
«Ricordati di me…» (Lc 23,42). L’invocazione fraterna del malfattore, fatto compagno di dolore, penetra nel cuore di Gesù, che vi sente l’eco del suo stesso dolore. E Gesù ascolta quella supplica: «Oggi con me sarai nel paradiso». Sempre ci redime il dolore dell’altro, perché ci fa uscire da noi stessi.
«Donna, ecco tuo figlio!…» (Gv 19,26). Ma è la sua Madre, Maria, che con Giovanni stavasotto la croce, a spezzare la paura. La riempie di tenerezza e di speranza. Gesù non si sente più solo. Come per noi, se accanto al letto del dolore c’è chi ci ama! Fedelmente. Fino in fondo.
«Ho sete» (Gv 19,28). Come il bambino chiede da bere alla mamma; come il malato riarso dalla febbre… Quella di Gesù è la sete di tutti gli assetati di vita, di libertà, di giustizia. Ed è la sete del più grande assetato, Dio, che, infinitamente più di noi, ha sete della nostra salvezza.
«E’ compiuto!» (Gv 19,30). Tutto: ogni parola, ogni gesto, ogni profezia, ogni attimo della vita di Gesù. L’arazzo è completato. I mille colori dell’amore ora rilucono in bellezza. Nulla è andato sprecato. Nulla gettato via. Tutto è diventato amore. Tutto consumato per me e per te! E allora, anche il morire ha un senso!
(fonte vatican.va)


Orario Celebrazioni:
ore 15.00: Celebrazione della Passione del Signore
ore 19.00: Via Crucis per le vie del Paese.



giovedì 17 aprile 2014

GIOVEDI SANTO

Giotto - Gesù lava i piedi agli Apostoli 
Dal Vangelo secondo Giovanni:
Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. 
Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. 
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi». 

Orario Celebrazioni:
ore 19.00: Celebrazione Eucaristica in Coena Domini
ore 22.00: Altare della Reposizione, Veglia di preghiera organizzata dai ragazzi dell'Oratorio
La Chiesa resterà aperta tutta la notte per vegliare, a turno, all'Altare della Reposizione.






mercoledì 16 aprile 2014

VEGLIA ALL'ALTARE DELLA REPOSIZIONE

Invito rivolto a tutti quelli che vogliono trascorrere la veglia del Giovedi Santo a contatto con Gesù.
Per le prenotazioni dei turni rivolgersi all'Ufficio Parrocchiale.

lunedì 14 aprile 2014

AVVISO PER LE CONFESSIONI

Come da agenda parrocchiale il Parroco è disponibile per le Confessioni nei giorni :
Lunedi 14 Aprile, dalle ore 16.00 alle ore 22,00;
Martedi 15 Aprile, dalle ore 16,00 alle ore 22,00.

sabato 12 aprile 2014

DOMENICA DELLE PALME

Lorenzetti - Ingresso di Gesù a Gerusalemme
Dal Vangelo secondo Matteo (Ingresso di Gesù a Gerusalemme):
Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un’asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito”». Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Dite alla figlia di Sion: “Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un’asina e su un puledro, figlio di una bestia da soma”».
I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l’asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!».
Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea».


Breve riflessione di Padre Ernesto DellaCorte:

La Croce ci chiede immersione (= battesimo) nel grido di dolore e di abbandono di Gesù, il Crocefisso), per portare sulle proprie spalle, con solidarietà, il peso dell’eclissi di Dio dal mondo. L’esperienza della “notte”, del deserto, dell’ultimo posto non significa un cammino verso un niente privo di senso, ma è trasformazione in una vita spesa, versata, “sprecata” per gli altri, affinché la luce di Dio risplenda nel buio più opprimente. Questo è il cammino vero di noi cristiani, in un mondo che non conosce Dio, né vuole conoscerlo, che vice come se non ci fosse Dio! Il nostro mondo occidentale è diventato un deserto arido, una notte in cui non si distingue più nulla, in cui non c’è né un sotto né un sopra, in cui si è smarrito l’orientamento. Stando così le cose, la Chiesa non può atteggiarsi a potente istituzione, come dice Papa Francesco, quasi portando la croce come segno temporale di vittoria. Tutti noi cristiani, a partire dai pastori (!), dobbiamo sperimentare l’impotenza della croce, condividendo la sofferenza degli altri. E proprio in questa notte, in quest’ora buia (avvenne il buio all’ora sesta, dice Matteo 27,45), “avviene”/sorge una nuova era, nella quale preservare e testimoniare per gli altri la LUCE della Fede, dell’Amore, della Speranza. Ecco la sfida di oggi e di domani: una presenza attiva a favore (San Paolo dice hyper, a vantaggio di) di tutti, come Maria, l’umile schiava del Signore, la donna dall’esistenza kenotica, donna di Spoeranza che c’insegna a dire; “Eccomi… desidero che avvenga di me ciò che Tu, o Dio, vuoi”. Ecco perché Maria di Nazaret è e resta sempre l’AURORA del mondo nuovo. Vi auguro di "sprecare" la vita come Gesù.
Orario Celebrazioni Domenica 13 Aprile:
ore   9.00: Celebrazione Eucaristica con Benedizione delle Palme
ore 10.30: Piazza Garibaldi, Solenne Benedizione delle Palme, Processione verso la Chiesa Madre e Celebrazione Eucaristica
ore 18.00: Celebrazione Eucaristica




lunedì 7 aprile 2014

INAUGURAZIONE Slargo Karol Wojtyla - Slargo Mons. Giuseppe Palumbo

MERCOLEDI 9 Aprile 2014

ci sarà l'inaugurazione degli SLARGHI:
  • Karol Wojtyla ( Pontefice – 1920 – 2005 )  -   sito  in Via Umberto I°
  • Mons. Giuseppe Palumbo ( Arciprete di Oliveto Citra  - 1917 – 1962  )   -   sito in Via Chiesa

Programma: 
ore 18,00  -   Santa Messa presso la Chiesa Santa Maria della Misericordia;
ore 19,00 –  cerimonia commemorativa di intitolazione dello Slargo  “Mons.  Giuseppe Palumbo”;
ore 19,30  -  cerimonia commemorativa di intitolazione dello Slargo   “ Karol Wojtyla  “

Sono tutti invitati a partecipare.

giovedì 3 aprile 2014

TRANSITO DI SAN GERARDO

Altare di S.Gerardo - Chiesa Madre di Oliveto Citra

Venerdi 4 Aprile, alle ore 22.30, in Chiesa Madre, in preparazione al gemellaggio con Muro Lucano, ci sarà la veglia di preghiera e la celebrazione del Pio Transito di San Gerardo Maiella. Sono invitati tutti a partecipare.